Esistono una moltitudine di problemi che ci possono essere durante la coltivazione della marijuana e la maggior parte di essi si manifestano nelle foglie.
Per questo, è necessario controllare periodicamente lo stato di salute delle piante, dedicando un’attenzione speciale alle foglie. I’obiettivo è riconoscere qualsiasi sintomo provocato dall’eccesso o carenze di nutrienti o per la presenza di piaghe.
Infine, la cosa più importante per poter affrontare qualsiasi patogeno o mancanza umana è essere capaci di detettare questi problemi in tempo per potervi porre rimedio prima che possano influenzare la quantità o la qualità della nostra coltivazione.
Tutti i tipi di macchie sulle foglie di marijuana
Purtroppo non esiste un manuale dettagliato da seguire per non avere problemi durante la coltivazione della marijuana, dato che ogni coltivatore, luogo o genetica sono differenti. Pertanto, l’esperienza che acquisiamo con ogni coltivazione sarà fondamentale per non ripetere certi errori che si possono commettere durante le prime coltivazioni.
Il clima, la zona di coltivazione o la qualità dei fertilizzanti fanno la differenza, essendo altrettanto importante saper scegliere i semi di marijuana. A seconda delle condizioni in cui si intende piantare, sarà più conveniente acquistare semi femminizzati o autofiorenti, il che aiuterà a prevenire la comparsa di macchie sulle foglie.
Quando una pianta sta soffrendo qualsiasi tipo di malattia o mancanza, le foglie acquisiranno un colore o un altro. Pertanto è importante conoscere i motivi di ciascuno per reagire in tempo e evitare la perdita della nostra coltivazione.
Macchie gialle sulle foglie di marijuana
Le foglie gialle sulle piante di marijuana sono le più comuni nelle coltivazioni di cannabis. Esistono una moltitudine di problemi che possono generare l’ingiallimento delle foglie. Nel caso si riconosca questo tipo di macchia, potrebbe essere dovuto a diverse cause:
Il problema più comune è una cattiva irrigazione (mezzo attraverso il quale si idratano e si alimentano le piante). In questo caso possono influire vari fattori che è necessario conoscere e mantenere sotto controllo , dato che è una delle azioni che determineranno la quantità e la qualità dei frutti.
Carenze ed eccessi nella marijuana
La scarsa alimentazione delle piante si manifesta sulle foglie, quindi il fertilizzante deve essere sempre bilanciato e di qualità.. Gli carenze e le eccessi nella marijuana causano sintomi che possiamo identificare e trattare.
- Eccesso: Se esageriamo con la quantità di nutrienti che apportiamo alle nostre piante, queste avranno delle foglie di colore scuro e un aspetto simile alla plastica. Inoltre, le piccole foglie della piante si ripiegheranno in avanti a forma di artiglio. In questi casi si raccomanda di realizzare un lavaggio di radici e continuare con un fertilizzante leggero e graduale.
- Carenze: Se gli esemplari non hanno sufficiente nutrizione mostreranno pallore e le foglie si faranno gialle. La mancanza di nutriente più comune è il nitrogeno e il ferro, tuttavia si può riscontrare in altri minerali meno importanti come il potassio, il calcio e il magnesio.
Sarà sempre più facile riequilibrare una deficienza di nutrienti che un eccesso. In entrambi i casi farà la differenza quanto saremo veloci nel riconoscerlo, intervenire e risolverlo.
Altre due questioni relative all’irrigazione che possono causare ingiallimento delle foglie sono le seguenti:
- pH fuori dal range ottimale: Il pH è il grado di acidità o alcalinità che possiede la soluzione di irrigazione e, nel caso della cannabis, deve mantenersi all’interno di alcuni limiti (5,8 e 6,5). In questo modo, le piante possano assorbire i nutrienti correttamente. Se il mezzo di coltivazione o l’acqua non hanno questi valori, le piante mostreranno gli stessi sintomi che in deficienza di minerali. In questo caso, la soluzione è realizzare un lavaggio di radici e proseguire con la coltivazione controllando i livelli di pH e EC.
- Volume e carenza di irrigazione erronea: La quantità di acqua che applichiamo ad ogni esemplare è determinante, così come l’arco di tempo che lasciamo tra un’irrigazione e l’altra. Per questo si chiama ciclo secco- umido. Le radici hanno bisogno di un ciclo nel quale il terreno arrivi a perdere la maggior parte dell’umidità prima di tornare a idratarlo. In questo modo le radici si estendono cercando acqua e si mantengono più forti, spesse e lunghe.
Altri fattori che influenzano le foglie della marijuana
Se irrighiamo in eccesso una pianta o se manteniamo una pianta troppo in un vaso eccessivamente grande per le sue dimensioni, è possibile che avremo un problema di marciume nella radice, debilitando il nucleo centrale radicale. In questo caso, le foglie saranno di colore verde lime e si curveranno. Inoltre, il tessuto sarà molto soffice e si potranno presentare problemi di funghi.
- La luce: Ci possono essere altri fattori per il quali possano apparire foglie macchie gialle sulle foglie. All’interno, se avviciniamo troppo le luci alle piante, possono bruciarsi. Al contrario, se non arriva sufficientemente, non si realizzerà correttamente la fotosintesi. in questo caso, la soluzione è allontanare le lampade o collocare i vai in un luogo dove ricevano meno luce, a seconda del caso. D’altro canto, se polverizziamo le piante con le luci accese (cosa che non dobbiamo fare) si produrrà l’effetto lente di ingrandimento, la quale anche crea delle bruciature.
Infine che alcune piaghe di insetti o funghi possono provocare ingiallimento delle foglie. Tra questi patogeni, si riconoscono i seguenti:
- Minatori: Questi lasciano un segno sulle foglie sotto forma di percorso. Sono facili da identificare e trattare.
- Ragno rosso: Formano micro punti nelle foglie di colore giallo e bianco.
- Septoria: Le macchie gialle e all’interno marroni sono una prova inequivocabile che la septoria è entrata nella coltivazione.
D’altra parte, se le foglie diventano gialle alla fine della fase di fioritura non è un motivo di preoccupazione. La pianta sta dedicando tutta la sua energia per formare le cime, pertanto non si cura delle altre parti, provocando un deperimento delle stesse.
Macchie arancioni e marroni sulle foglie di marijuana
Le macchie arancioni e marroni (è molto complicato distinguerle a prima vista) possono presentarsi per le seguenti patologie:
- Carenza di fosforo, calcio o magnesio: Succede, soprattutto, durante la fase di fioritura, quando la pianta ha bisogno di una maggiore quantità di questi nutrienti per la formazione delle cime.
- Eccessiva temperatura: Una temperatura troppo alta può provocare la bruciatura delle foglie, mostrando queste macchie.
- Esposizione all’ozono: I generatori di ozono sono molto utili per neutralizzare l’odore di marijuana che esce all’esterno sebbene è importante controllare che questo elemento non stia troppo in contatto con le piante, dato che brucia e potrebbe distruggere tutta la coltivazione.
- pH troppo acido: Se il livello di pH è superiore a 8, è molto probabile che le foglie diventino marroni.
- Mildiou: Questo fungo si manifesta, in primo luogo, con macchie bianche che possono non rilevarsi se non si effettua un assiduo controllo della pianta. Nel caso il fungo continuasse ad espandersi, queste macchie diventeranno marroni, rendendo difficile la sopravvivenza della coltivazione. Quando le macchie assumono questo colore, il fungo già si sarà espanso e sarà molto difficile da sradicare.
Macchie bianche sulle foglie di marijuana
Le macchie bianche sono solite essere più difficili da localizzare nel loro stato iniziale. La maggior parte di queste macchie sono provocate da insetti, funghi o altre piaghe colonizzatrici. In particolare, se vedi delle macchie bianche sulle tue foglie di marijuana è possibile che si tratti dell’oidio, uno dei funghi più comuni della marijuana che deve essere eliminato il prima possibile per evitare una perdita della produzione nel raccolto.
D’altra parte, se quello che osservi sono piccoli puntini biancastri, la cosa più probabile è che si sia presentato nella tua coltivazione il ragno rosso. Questo piccolo insetto è capace di colonizzare la pianta per tutti e 5 i giorni, pertanto è necessario essere veloci nel riconoscerlo (un microscopio sarà sufficiente). Se le macchie sono bianche è perché si trova all’inizio della sua colonizzazione, in quel caso sarai ancora in tempo.
È possibile anche che le macchie bianche che osservi si muovano, questo non significa che la marijuana che hai fumato sia troppo potente, se non che stai osservando la cocciniglia farinosa. Questo insetto è semplice da riconoscere poiché si può osservare ad occhio nudo.
Infine è necessario fare molta attenzione con la melassa segregata da questi insetti, poiché può attrarre altre piaghe che moltiplicheranno i problemi della tua coltivazione.
Macchie nere sulle foglie di marijuana
È proprio la melassa menzionata precedentemente la causa dello sviluppo di alcuni funghi come la fumaggine. Gli insetti come la cocciniglia, la pulce o la mosca bianca si alimentano della resina della pianta, segregando successivamente un liquido zuccherino o dorato denominato melassa. In questa sostanza risiedono le spore del fungo, dato che, guarda caso, possiede tutte le sostanze necessarie per la sua fruttificazione.
Sebbene questo fungo non attacchi direttamente la pianta, ne impedisce la fotosintesi depositandosi sopra le sue foglie, provocando la sua morte.
I migliori prodotti per evitare le macchie sulle foglie di marijuana
Tripack Protezione Boom
Tripack Protezione Boom, di Boom Nutrients, è il pack perfetto per dimenticarti delle piaghe nella tua coltivazione di marijuana. L’unione tra Soilcare Boom, che migliora la qualità e la vita del terreno, Spider Boom, che eliminano il ragno rosso e altri depredatori, e il Fungi Boom, che evita la possibilità dell’apparizione di funghi, è una fusione impressionante che darà una preoccupazione in meno.
I tre prodotti si possono utilizzare in forma preventiva e curativa, sebbene si raccomanda di usarla dal principio affinché non ci siano problemi. Prevenire è sempre meglio che curare.
Bio-Eco Quelatos
Bio-Eco Quelatos è un correttore di nutriente che si combina con il fertilizzante abituale. È composto da micronutrienti assimilabili dalle piante come lo zinco, il magnesio e il ferro.
Neem Boom
Un’opzione organica per coloro che non vogliono utilizzare elementi chimici nella coltivazione è Neem Boom. Questo è un insetticida e potenziatore di difese proveniente dal famoso albero di neem. I suoi semi, che mantengono le sue proprietà insetticide, sono triturati per fare una farina da dove viene questo prodotto.
Composizione di Neem Boom:
- 36% di aminoacidi.
- 23,7% di acido umico.
- 10,4% di acidi folclorici.
- 7% di nitrogeno.
- 1,01 % di fosforo.
- 2,34% di potassio.
- 100% farina dell’albero di Neem.
- 80% di materia organica.
Cola de caballo ECO
Agrobeta, azienda leader nei fertilizzanti 100% ecologici, ci diletta in questa occasione con il suo prodotto a base di Cola de Caballo, una pianta con proprietà insetticide e funghicide. Questa sostanza, che si può utilizzare come preventivo o come combattivo, non deve essere utilizzato nelle ore di molto sole o caldo.
In definitiva, la coltivazione di marijuana è un processo difficile che si può complicare in qualsiasi momento per mancanza di nutrienti o l’avvento di patologie che possono formare delle macchie sulle foglie di marijuana.. Per questo è fondamentale saper riconoscere queste macchie e il perché della loro apparizione. Il clima, la zona di coltivazione o la qualità dei fertilizzanti fanno la differenza, essendo anche molto importante saper scegliere i semi di marijuana.
A seconda delle condizioni della città dove piantiamo, ci interesserà più acquistare semi femminizzati o autofiorenti, questo aiuterà a evitare che sorgano macchie sulle foglie.