Oggi vi parleremo di come eliminare l’infestazione di mosca nera, una delle infestazioni più comuni nella coltivazione della marijuana, nota anche come mosca del pacciame, mosca del suolo e mosca dell’umidità. Scientificamente è chiamata Sciaridae (mosca sciaride), appartenente alla famiglia dei Ditteri.
È un’infestazione piuttosto comune in zone dove l’umidità è alta e la temperatura è favorevole, quindi è più facile che compaia nelle coltivazioni indoor, nelle serre, nelle zone dove le piogge sono frequenti e nelle coltivazioni dove il substrato rimane troppo a lungo impregnato.

Come eliminare l’infestazione di mosca nera | Aspetto
Per sapere se la mosca nera ci sta attaccando, è fondamentale conoscerne l’aspetto e le diverse fasi di sviluppo fino a diventare una mosca adulta. In questo processo subisce quattro cambiamenti che sono: uovo, larva, pupa e adulto. Tuttavia, è importante notare che non ci accorgeremo del suo attacco fino a quando non vedremo mosche nere svolazzare intorno alla pianta, le quali appena possibile deporranno le loro uova nel substrato.

Le mosche nere adulte si caratterizzano per essere di colore nero, grigio scuro e persino marrone, hanno una dimensione tra 1.6 e 3.2 mm e possiedono sei zampe allungate che le fanno assomigliare a zanzare.
Un buon metodo per scoprire se la nostra coltivazione o pianta è attaccata da questo tipo di mosca, è collocare un paio di strisce gialle per insetti a media-bassa altezza. Un’altra tecnica è sollevare il vaso e lasciarlo cadere a breve distanza da terra, in questo modo riusciamo a disturbarle e farle volare via.
Propagazione della mosca nera
Le mosche una volta accoppiate cercano una zona dove poter deporre le loro uova (substrato), le quali variano tra 50 a 300 unità. Per far sì che queste uova possano schiudersi e dare vita alle pericolose larve, è necessario che l’umidità e la temperatura siano elevate.
Danni causati dalla mosca nera
Dopo 48-72 ore da quando le uova sono state deposte nel substrato, queste inizieranno a schiudersi, dando vita a un’infestazione che si nutre di peli radicali assorbenti per circa 13 giorni. In questo senso, bisogna considerare che a causa di questa infestazione, è possibile che le piante colpite subiscano anche l’attacco di funghi dannosi, mettendo seriamente in pericolo la vita delle piante. Inoltre, è anche possibile che le piante siano colpite da diversi tipi di virus.