Come e quando potare le tue piante di marijuana

A seconda di quale sia l’obiettivo della potatura della marijuana della potatura della amrijuana, verrà fatta in un modo o nell’altro e scegliere l’epoca più adeguata per la stessa. Per questo, è necessario prendere in considerazione quando e come potare le piante di marijuana con le quali ottenere i migliori risultati. In Growbarato.net il tuo grow shop di fiducia, potrai ottenere tutto quello di cui hai bisogno per realizzarlo. 

Perché potare le piante di marijuana 

Quando si pota una pianta di marijuana si fa con l’obiettivo di fomentare la crescita salutare della pianta. Questo si deve al fatto che la potatura elimina tutto quello che è danneggiato, improduttivo o richieda che arrivi la luce del sole in maniera omogenea per la pianta. 

Così, la pianta concentra la sua energia nel nutrire e rafforzare le foglie, i bocciolo e i rami che promuovono un maggiore flusso di aria e esposizione alla luce. In questo modo, si formano le cime più dense e piene di cannabinoidi. 

La potatura si deve realizzare in maniera equilibrata, dato che gli eccessi possono pregiudicare la salute e lo sviluppo della pianta e debilitarla. 

Quando potare le piante di marijuana 

La potatura si deve portare avanti durante la tappa di crescita prima che la pianta sia matura e pronta per fiorire. È bene tenere in considerazione i seguenti punti: 

• La pianta deve misurare almeno 30 cm di altezza e possedere vari complessi di foglie.
• Non farlo con quelle più mature che si avvicinano alla tappa di fioritura, poiché potrebbe ritardare la fioritura. 
• Se si realizza durante la fioritura si deve fare in maniera leggera e limitata.
• In caso di dover eliminare il tessuto danneggiato o infetto si possono effettuare in qualsiasi momento tanto nel ciclo vegetattivo come nella fioritura. 

Come potare le piante di marijuana 

Per realizzare una potatura con esito si deve solo tenere a portata di mano delle forbici affilate e pulite, che si possono sterilizzare, per evitare che i patogeni arrivino alla pianta. Queste devono essere affilate per realizzare un taglio pulito e veloce che puoi curare in maniera veloce e che non causi danni gravi alla pianta. 

Al momento di capire come potare le piante di marijuana si devono prendere in considerazione i differenti tipi di marijuana, così come i seguenti aspetti: 

Talee

Per tagliare una talea di marijuana è bene lasciare in superficie la pianta che vogliamo rendere talea e un nodo centrale in più per sotterrarla nel bel mezzo del radicamento. In questo modo sbocceranno le radici del nodo e servirà a farle crescere.

È bene tagliare come nella foto, togliergli i rami del nodo che sotterriamo, tagliare a 45º la parte interrata e direttamente al tacco della lana di roccia, jiffy o qualsiasi propagatore d’aria. Durante questi giorni e seguendo tutte le linee, nasceranno così delle radici in poco tempo. 

Ottenere due occhi centrali 

Per ottenere due occhi centrali e non distribuire molto la produzione, l’unico che è possibile fare è tagliare la parte superiore dei due rami che vogliamo lasciare affinché crescano. Il taglio deve essere subito dopo il punto dove nasceranno i due rami, lasciando un cm di tronco da dove nascono i nuovi gambi. 

Nella foto vediamo come i due germogli nascono dal tronco e si affacciano poco a poco. In pochi giorni si chiuderà la ferita e le nuove punte centrali saranno l’attenzione principale della pianta. Così, in questa zona si concentrerà la massima produzione poiché si riconosceranno i due rami più alti come l’occhio centrale. 

Come ottenere una pianta amplia e bassa per la coltivazione indoor

Per ottenere questa potatura dovremo fare un pò più di attenzione, dato che dobbiamo tagliare esattamente dove il tronco è sufficiente mentre largo e lascia una ferita aperta nella pianta che si deve coprire. 

Così otterremo che la pianta abbia una grande intensità di fiori all’interno e all’esterno, offrendo un mantello di cime di almeno 40 x 40 cm, con le quali riempire un armadio di un metro quadrato con solo 4 piante e uno di 1,2 × 1,2 con 9.

In questo modo, si ripeterà la produzione in cime di minori dimensioni, ma più regolari. È bene tagliare all’altezza , nella quale ci sono i rami bassi, lasciando una pianta con l’aspetto di un candelabro, e i rami più corti rimangono alla stessa altezza di quelli alti. La ferita del tronco bisognerà tapparla con del cicatrizzante, o nel suo caso cera di candela, affinché non entrino sporcizia o piaghe. 

Considerazioni su come potare piante di marijuana

Potare è tagliare un pezzo della pianta affinché diriga le sue forze verso altre parti che assimilino meglio la luce. Questo non vuol dire che possiamo togliere qualsiasi parte della pianta. Le foglie svolgono un ruolo molto importante nelle piante. 

Se le togliamo queste foglie perderanno la forza, le quali servono da deposito di nutrienti nel caso in qualche momento le necessiti e se la stessa pianta nota che non riceve la luce in questa foglia, quella solo si seccherà assorbendo tutto quello che le rimane nella foglia fino a lasciarla giallastra e gettarla. 

Un’altra cosa che non è bene fare è potare in fioritura. Le piante necessitano dei giorni per recuperarsi dallo stress che le porta a rimanere senza punta, e ci mette vario tempo a decidere quale sarà la sua punta centrale. Non si deve nemmeno applicare la potatura poco dopo che siano germinati i semi di marijuana (semi femminizzati o regolari).

Si può potare per dare forma alle piante, ma non bisogna mai potare nella parte bassa, dato che la parte in alto è più produttiva che quella in basso alla quale si vuole far arrivare più luce.

Ora che già sappiamo come potare le piante di marijuana in maniera corretta, dobbiamo solo rimanere di selezionare il tipo di potatura che si realizzerà per ottenere risultati di grande qualità.